LA RESISTENTE IN “CATTEDRA”…

È ufficiale. Il campionato non si giocherà.

Mercoledì siamo stati invitati alla nuova Università liberata di corso Andrea Podestà dal collettivo universitario Comestudiogenova per parlare del calcio popolare come strumento di lotta dal basso. Per noi è stata un’occasione preziosa per raccontare il nostro progetto a tanti ragazzi e ragazze che non lo conoscevano, ma soprattutto per sostenere nel nostro piccolo la loro lotta e le loro giuste rivendicazioni.

Avanti compagni e compagne!

RIPARTIAMO DA NOI!

È ufficiale. Il campionato non si giocherà.

Quello che a noi era già chiaro da mesi, cioè che con questa gravissima situazione sanitaria e con dei protocolli di sicurezza di fatto inapplicabili a livello dilettantistico, sarebbe stato impossibile e folle riprendere l’attività agonistica, finalmente è stato messo nero su bianco anche dalle autorità sportive nazionali e regionali, che si sono dovute arrendere all’evidenza dei fatti e ai dpcm del nuovo governo.

Per noi, che solo l’anno scorso abbiamo fatto il salto nel “calcio che conta” dopo anni e anni di militanza nel calcio amatoriale, è sicuramente una beffa, ma sappiamo anche che è giusto così, che la priorità adesso non è giocare a pallone ma uscire al più presto da questa emergenza sanitaria e sociale, cercando di difendere al contempo salute, reddito e diritti da un attacco senza precedenti.

Una beffa perché intorno al nostro progetto, sportivo e sociale, intorno a una squadra capace di restare stabilmente e inaspettatamente ai vertici della classifica al suo esordio in terza categoria, tanto da guadagnarsi il ripescaggio in seconda, si era creata un bella comunità, che si stava allargando di giorno in giorno, di domenica in domenica. Una beffa perché avevamo aperto da due settimane la nostra prima sede quando è scoppiata sta maledetta pandemia, che ha portato all’interruzione dello scorso campionato e all’annullamento di quello di quest’anno, ma che ha anche, e soprattutto, bloccato tutte le nostre iniziative politiche e culturali, tutti i momenti di aggregazione e socialità lontano dal campo che hanno contribuito a far crescere la nostra comunità.

Ma, nonostante le incertezze legate alla ripresa della stagione e l’impossibilità da mesi di rivedersi di persona tutti insieme, sappiamo che la nostra comunità non si è persa, che non vediamo l’ora che La Resistente torni in campo, che la nostra sede torni ad ospitare cene, feste e presentazioni di libri e che riprendano gli allenamenti con i nostri amici africani e il calcio in strada con i bambini.

Lo dimostrano i 130 soci e i tanti sostenitori che anche in un anno così difficile hanno contribuito a rendere possibile e sostenibile il nostro progetto e a farci guardare alla prossima stagione con meno preoccupazione. E lo dimostrano tutte queste bandiere attaccate ai balconi e alle finestre.

Perché, come cantava la Curva Est sulle note di una canzone di Mannarino, “questo è vero calcio popolare e sta svegliando la città!”.

Ripartiamo da noi! AVANTI RESISTENTE!

LA RESISTENTE – ATLETICO QUARTO 3-5

Coppa Liguria seconda categoria 2020/21

Campo sportivo Ca’ de Rissi – Molassana

Sconfitta agrodolce per gli atleti socialisti in questa prima uscita ufficiale nella Coppa Liguria di Seconda Categoria, partita inserita tra gli eventi delle FootballPeople weeks del FARE network, rete europea contro il razzismo e le discriminazioni nel calcio.

Sugli spalti la solita Curva Est tutta cuore che, rispettando il distanziamento e le altre regole anti-Covid, fa sentire la sua vicinanza agli atleti in campo e li supporta incessantemente per tutti i 90 minuti.

Una bella Resistente che, subito a freddo il primo gol avversario, non si scompone e, mostrando ottime trame di gioco, riesce a ribaltare il risultato insaccando la sfera per ben 3 volte nella rete gialloblù. De Camilli al 9’ e doppietta di Luca Favre (al 30’ e 41’) i marcatori socialisti (che Favre!!!). 3-1!Il secondo tempo vede la squadra di Quarto, formazione forte e ben attrezzata per un campionato di vertice nel proprio girone, entrare molto determinata in campo e ribaltare nuovamente il risultato.

In 10 minuti giungono al pareggio, prima su rigore e poi con una ripartenza che beffa i nerorossi. E dopo altri 10 minuti siglano addirittura la rete del vantaggio. 3-4.

A quel punto la compagine Resistente si butta in avanti con grinta e generosità e sul finale all’85’ Favre, ancora lui, viene atterrato al limite dell’area. Ma il grido della Est si strozza in gola quando Camandona tira basso alla destra del portiere che ribatte, prontissimo De Camilli ribadisce di testa in rete ma l’arbitro, tra le proteste degli atleti socialisti, annulla per una presunta carica sul portiere proprio da parte di De Camilli.Gol mancato, gol subito.

A stretto giro di posta infatti un tiro da lontano beffa l’incolpevole portiere rosso stellato. Nonostante il gol che avrebbe potuto tagliargli le gambe, i nostri ragazzi ci provano ancora ed ottengono proprio all’ultimo giro di orologio un altro calcio di rigore.Stavolta è De Camilli, autore di un ottima prova, a fallire il tiro libero dagli 11 metri.

Nonostante la sconfitta, gli oltre 70 tifosi sugli spalti chiamano gli atleti sotto la curva per il meritato applauso per l’impegno mostrato in campo e per ricordare come sempre che, al di là del risultato, “Siamo tutti antifascisti!”.

Resta la consapevolezza di aver visto un buon gruppo che, già alla prima partita ufficiale, ha dimostrato di poter lottare a testa alta su tutti i campi e contro tutti gli avversari anche nella nuova categoria.

Fate largo al calcio popolare!

#FootballPeople

ALLENAMENTO CONDIVISO

Ai giardini della Fiumara primo allenamento condiviso tra alcune delle realtà che praticano e promuovono lo sport popolare a Genova. A questa prima iniziativa, a cui ne seguiranno altre, hanno partecipato, oltre a noi, la Palestra Popolare Emiliano Zapata, la Palestra Popolare CSOA Pinelli e LaMassa Rugby Genova.

In questo periodo di emergenza sanitaria riteniamo infatti che vada rivendicato anche il diritto allo sport, uno sport accessibile a tutti, uno sport di base, lontano dalle logiche di profitto, uno sport inteso come strumento di inclusione e socialità contro tutte le discriminazioni. Perché il diritto allo sport è anche diritto al benessere psicofisico e alla salute.

Per questo, dopo una breve riunione, abbiamo svolto questo primo allenamento all’aperto, senza contatto fisico e in sicurezza, con esercizi legati a diverse discipline sportive, dal calcio al pugilato, passando per il rugby.

Un primo allenamento che intendiamo presto replicare, portando lo sport popolare in altre zone di Genova.

Sport, salute, socialità

Riprendiamoci la città!

#SportPeople#FootballPeople