La vittoria più bella!
Importante vittoria casalinga per gli atleti socialisti, lo staff e tutta la Curva Est. Vittoria ancor più importante e gustosa perchè stavolta non si è giocato né in trasferta nè tra le mura amiche del Ca de Rissi, ma ognuno a casa sua.
Ebbene sí, questo non sarà il consueto resoconto dei match, ma di questi mesi di isolamento sociale dovuto alla pandemia che ci ha costretti a casa e fermato tutti i campionati, dilettantistici e professionistici.
Pronti via ed è subito gol, un gran gol, il gol che ti porta a vincere finali e tornei. Resasi subito conto della gravità della situazione, La Resistente mette in campo la formazione migliore, quella della solidarietà attiva e del mutuo aiuto.
La Est a squarciagola intona il coro “Uniti siamo tutto“, facendo partire una cassa di mutuo soccorso destinata per adesso ad un circuito interno, per non lasciare indietro chi è rimasto senza fonti di reddito a causa di questo stop forzato di tutte le attività. Ed in pochi giorni si sono raccolte cifre consistenti che ci hanno permesso di dare una mano ad alcuni compagni in difficoltà.
1-0. E’ un gol bellissimo, come una rovesciata da centrocampo che si insacca all’incrocio dei pali senza che il portiere avversario la veda nemmeno. E’ un gol di tutti, il marcatore è La Resistente, tutta insieme come sempre, senza distinguo tra chi sta in campo e chi sta in gradinata.
Passati subito in vantaggio, i nerorossi continuano questo duro match in scioltezza, mostrando le loro migliori trame di gioco, quelle che la contraddistinguono da sempre: l’essere uniti sempre e comunque e ovunque.
Scatta così l’assedio alla malcapitata pandemia, che viene costretta a chiuderei nella sua metà campo per tutto il resto della partita. Qualcuno per gioco canticchia in chat un motivetto sulle note di “Andamento lento” di Tullio De Piscopo e in men che non si dica ognuno contribuisce alla stesura di un testo ironico ma che ben ci rappresenta.
“Fino a un mese fa andavamo in giro a cantar per te, ora non possiamo siamo chiusi qua ma non smetteremo di cantar per te.. Resistente Alè!”.
Partecipano tutti, Mr.Messina dirige sapientemente la squadra e viene anche schierata una potentissima sezione musicale con tanto di ottimi fiati che mette a segno il gol della sicurezza dopo pregevole azione corale.
Il video realizzato su quel coro fa il giro del web e convince tutti. Ancora un gol che arriva da un bellissimo gioco di squadra. 2-0.
Mai paghi, gli atleti socialisti si spingono ancora in avanti ed è il solito leone di centrocampo Gabri Cordone che stavolta dirige l’azione. E col supporto di tutti i suoi compagni realizza il gol che mette fine alle poche velleità della pandemia di ribaltare il risultato.
Di lí a poco arrivano al nostro settore “cinemontatori di Stato“ decine di video con i nostri valorosi giocatori che cantano “e fu un fragore come un tuono, quando dal campo udimmo un suono, davanti agli occhi aggregazione, con la Brigata è un’emozione“.
De Camilli mette la base musicale oltre a cantare, Mr. Messina sempre presente al fianco dei suoi ragazzi, Enzo Sprio con bottiglia in mano si lancia in una suonata di flauto improvvisata accanto a Maurizio, Momo Kone fa vedere che in quanto a ritmo nel sangue non è secondo a nessuno e si lancia in una danza ritmata.
Poi i dirigenti Molinari e Bertora ed una formazione da brividi: Ferrario e Reitano, Notari e Pais, Gerbaudo, Midoro, Parladori, Falcone, Incandela, Fighetti, Garrone, ed il giovane bomber Djiby Gueye portano a casa questo regalo per tutta la tifoseria.
Che atleti, che uomini! Scrivono un coro per omaggiare la gradinata che per tutto il campionato li ha supportati, amati e ringraziati, sia nelle tante vittorie che nelle poche sconfitte. Emozione unica. 3-0. Il gol lo attribuiamo però a Gabri Cordone, vero mattatore di centrocampo e ballerino top.
“Avanti Resistente!“, canta ancora la Est. Ed ecco un’altro gol, ancora una volta da una pregevole azione corale. Dagli amici della Polisportiva San Precario di Padova arriva la sfida “palleggiate anche voi con la carta igienica e vediamo cosa sapete fare!”.
E la sfida viene accettata, mettendo in mostra una qualità di palleggio e di coordinazione nel passarsi la “palla” da un punto all’altro della città ben poche volte viste in questi “challenge“ virtuali.
Bravi tutti ! Anche l’intruso “cinemontatore di Stato“ che si improvvisa palleggiatore con una pallina da tennis, sfidando anche le più elementari leggi della fisica. Gli amici della Polisportiva San Precario sono avvisati, con noi sarà dura vincere, e speriamo che prima o poi potremo sfidarci in una amichevole reale su un prato verde. 4-0.
Ormai si gioca sul velluto. E’ una Resistente insaziabile! E va ancora a segno. Arriva la “manita“, anzi in questo caso la manita è un pugno chiuso, in alto verso il cielo. E’ uno strano 25 Aprile quello di questo 2020.
Non potendo riunirsi come tutti gli anni per rendere omaggio al sacrificio dei partigiani che ci liberarono dai criminali nazifascisti, il gruppo nerorosso, si spinge di nuovo all’attacco, getta il cuore oltre l’ostacolo ed ancora una volta, senza distinzioni di sorta tra atleti e tifosi, fa sí che in ben 2 punti della città all’alba spuntino 2 striscioni.
A Marassi, vicino alla nostra nuova sede il primo, “W il 25 Aprile, W Stefanina“, con citazione e dedica a Stefanina Moro, staffetta partigiana alla quale la sede è stata intitolata. Il secondo a Mura delle Grazie, visibile persino dalla sopraelevata “W il 25 Aprile, ora e sempre Resistenza“.
Bravi ragazzi, bravi tutti, da chi ha procurato le lenzuola a chi ha realizzato le scritte, fino a chi, a rischio di qualche sanzione, è andato materialmente ad attaccarli. 5-0.
Ma non è ancora finita. Questo isolamento e questa pandemia devono subire ancora gli attacchi della Resistente. Arriva così anche l’ultimo gol che porta il risultato ad un punteggio tennistico.
Si decide di rendere omaggio, ad un grande compagno, ucciso 42 anni fa dalla mafia per il suo impegno politico contro questo cancro del nostro Paese e le sue collusioni col potere democristiano che in quel periodo storico, gli anni 70/80, era padre e padrone dell’isola.
Questo compagno è Peppino Impastato. Ed il 9 maggio, giorno in cui il suo corpo straziato dal tritolo venne ritrovato, il doveroso e commosso omaggio arriva ancora con un bel video di gruppo.
Ognuno a casa sua prepara un cartello, con un pezzo di frase, che unite in sequenza ne completano il senso. Sono frasi di Peppino stesso, ne citiamo una per tutte: “Il comunismo non è oggetto di libera scelta intellettuale, né vocazione artistica: è una necessità, materiale e psicologica”.
Questo video tributo di tutto il gruppo socialista diventa ben presto virale e anche numerosi compagni siciliani lo condividono, facendolo proprio. Grazie Peppino, questo ultimo gol lo dedichiamo a te e con le tue idee ed il tuo coraggio noi continuiamo! Game, set, match. 6-0.
Arriva dunque la vittoria, una vittoria rotonda, una vittoria importantissima per tutto il gruppo, ma ad onor del vero arriva senza che vi sia stato il triplice fischio del direttore di gara. Per quello dovremo ancora aspettare, seppur timidi segnali di ripresa e di aggregazione comincino a vedersi anche nella “vita reale “, per trovarci tutti insieme a vedere sulle gradinate i nostri atleti battersi in campo e supportarli con tutto il nostro calore, purtroppo di tempo ne passerà ancora.
Ma fino ad allora La Resistente è e rimarrà unita, solidale e senza distinzioni tra campo e gradinata!